
Il brigatista di Antonio Iovane
Titolo del libro: Il brigatista
Autore del libro: Antonio Iovane
Editore: minimum fax
Ho avuto la fortuna di assistere alla presentazione di questo libro a Genova e ho conosciuto personalmente l’autore, per questo mi permetto di dedicargli i miei pensieri sul libro in questione come se gli stessi parlando vis-à-vis.
Bravo Antonio. Ho appena finito di leggere il tuo libro Il brigatista e non posso che farti i complimenti.
Stavolta sono riuscito a battere sul tempo mia moglie che è la lettrice compulsiva di famiglia.
– Lo leggo prima io – le ho detto e non credevo che lo avrei finito così presto.
Il tuo romanzo, oltre a essere avvincente, mi ha fatto riflettere su un periodo che ha in qualche modo segnato la nostra generazione: il terrorismo.
Non sono un critico letterario e queste sono solo le sensazioni che il tuo libro mi ha trasmesso.
Il terrorismo.
C’è il carabiniere che lo combatte perché lo sente come un dovere e per questo sacrifica i suoi sentimenti; il giovane giornalista che lo racconta secondo la sua visione, sfidando il gotha del giornalismo italiano; la reporter in cerca del servizio perfetto che la lanci verso il successo; e, ovviamente il brigatista.
Uomini e donne che ci raccontano la loro vita e come, per scelta o per caso, siano stati coinvolti negli anni di piombo.
Mi è piaciuto molto come sei riuscito a mescolare i tragici fatti di allora con la finzione, creando un filo conduttore, a mio avviso, straordinariamente avvincente e incalzante.
Leggendo le vicende dei protagonisti ho percepito il tuo lavoro di documentazione e ricerca, e mi è parso chiaro che non l’hai fatto solo per attenerti il più possibile alle vicende raccontate, ma anche per capire e narrare i personaggi di quel periodo.
“Sono entrato nella testa dei brigatisti”, hai dichiarato, e leggendo Il brigatista ho capito questa sorta di transfert con i personaggi del romanzo.
Con grande coraggio e umiltà sei riuscito a scrivere un romanzo appassionante e allo stesso tempo una testimonianza molto lucida e precisa su un periodo storico tra i più difficili e controversi della nostra storia.
Grazie ancora.

Mauri “beccato” a leggere